Concordato preventivo, i forfettari seguono una regola specifica valevole per il solo 2024. Le norme aggiornate.
Il concordato preventivo biennale è una sorta di “patto” o compromesso con il Fisco con cui autonomi e piccole imprese potranno conseguire il congelamento, per due anni, della cifra di tasse da pagare, così da conoscere in via anticipata quanto saranno tenuti a versare.
Per questa via stop agli accertamenti fiscali, grazie ad un Fisco in qualche modo più ‘amico’ e con cui il contribuente può avere un rapporto più trasparente. Il concordato riguarderà più di 4 milioni di partite Iva (2,42 milioni di soggetti sottoposti agli indici sintetici di affidabilità, gli ex studi di settore e 1,7 milioni di forfettari), che potranno scegliere di accedere entro il prossimo 15 ottobre.
Tuttavia, occorre fare attenzione alle regole di dettaglio e ad esempio a quella per cui i contribuenti forfettari avranno diritto di accesso al concordato preventivo per un solo anno nel 2024, mentre il patto diverrà biennale dal 2025. Vediamo più da vicino l’ultima novità normativa.
Si tratta di quanto previsto tra le novità di cui al decreto legislativo di riforma fiscale, che è stato varato il 25 gennaio scorso dall’attuale Esecutivo. Come è noto, il concordato preventivo biennale varrà altresì per le Partite IVA in regime forfettario, ma con una differenza sostanziale in confronto agli altri lavoratori autonomi, in quanto quest’anno il compromesso con il Fisco si applicherà appunto per dodici mesi, per poi passare alla durata biennale dal 2025.
Per i forfettari il concordato preventivo sarà così applicato secondo una proposta del Fisco di valenza annuale e per il solo 2024: se accettata, permetterà di evitare controlli sulle tasse per l’anno d’imposta. Ribadiamo però che dal prossimo anno anche per questi contribuenti il concordato preventivo sarà biennale.
Il meccanismo è in linea generale identico per tutti, in quanto:
Al di là di quanto abbiamo visto sopra la maggiore novità, che fa suoi i rilievi del Parlamento, è probabilmente l’estensione del bacino originario dei potenziali aventi diritto. Infatti inizialmente esso era circoscritto ai soli soggetti con un voto di almeno 8 nelle pagelle dell’affidabilità fiscale. Come detto, ci sono diversi mesi per scegliere di aderire al concordato preventivo biennale, dato che c’è tempo fino al 15 ottobre.
Se il contribuente dice sì alla proposta del Fisco, verserà le tasse in rapporto alla proposta di imponibile presuntivo e al di là di quanto effettivamente incassato nell’anno solare in cui sarà valido il concordato. Non vi saranno accertamenti o controlli. Per i forfettari, lo ribadiamo, il concordato preventivo sarà inizialmente annuale.
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