IMU 2024 cambia tutto: nuove esenzioni e coefficienti diversi, le ultime novità

La legge di Bilancio 2024 approvata di recente ritorna sulle esenzioni IMU aumentando i beneficiari. Ecco a chi spetta.

Cambia l’IMU, l’Imposta municipale propria, la tassa istituita dal governo Monti nel 2011 (Decreto Salva-Italia) che i proprietari di immobili devono pagare a livello comunale.

Quando non si paga IMU
Esenzione IMU (gazzettapmi.it)

Fino al 2013 era valida anche sulle abitazioni principali; poi dove varie modifiche solo alle seconde case, in cui è attiva una o più utenze. È una tassa obbligatoria, anche se ci sono casi in cui i proprietari sono esonerati. La recente legge di Bilancio è ritornata sull’argomento apportando delle modifiche riguardo all’esenzione di alcune tipologie di immobili.

IMU nella nuova legge di Bilancio 2024: le novità sulle esenzioni

Devono effettuare il versamento dell’IMU i proprietari di: immobili diversi dalla prima abitazione; immobili accatastati nelle categorie “di lusso” A/1, A/8 e A/9; aree fabbricabili; terreni agricoli.

I casi di esenzione IMU nel 2024
Esenzione IMU nel 2024: le novità (gazzettapmi.it)

Il pagamento avviene tramite il modello F24 in due rate pari al 50% dell’imposta annua oppure in una unica rata. Le rate scadono il 16 giugno (versamento acconto) e il 16 dicembre (versamento del saldo). Inoltre, se si opta per la rata unica, l’IMU dovrà essere pagata entro il 16 giugno. Invece, qualora i termini cadessero in un giorno festivo o prefestivo, la scadenza sarebbe prorogata al primo giorno lavorativo.

Come accennato in precedenza, ci sono alcuni casi in cui l’IMU non deve essere pagata, come nel caso dei proprietari i cui immobili si trovano nelle zone colpite dal terremoto del 2012 (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto) e dal terremoto di agosto 2016 (Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio).

Inoltre, non dovranno pagare l’IMU i proprietari di immobili occupati abusivamente, purché abbiano presentato una denuncia di occupazione abusiva all’Autorità giudiziaria.

Già nella legge di Bilancio 2020 si trova un elenco di immobili sui quali asi applica l’esenzione. Tra questi abbiamo:

  • gli immobili di cooperative edilizie assegnate ai soci come abitazione principale;
  • gli alloggi sociali;
  • la casa coniugale spettante a uno dei coniugi in seguito a separazione, divorzio o scioglimento del matrimonio;
  • l’unico immobile posseduto da cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE, a condizione che non sia affittato;
  • immobili posseduti dallo Stato, dai comuni, nonché gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, dagli enti del Servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;
  • fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9, con destinazione a usi culturali, destinati esclusivamente all’esercizio del culto e alla Santa Sede:
  • immobili posseduti dagli enti non commerciali.

La legge di Bilancio 2024 aggiunge una novità proprio su questo ultimo punto perché contiene una norma di interpretazione autentica.

In effetti, secondo tale norma l’esenzione IMU sugli immobili contenuti nella Manovra 2020 dovrà essere riconosciuta anche per gli enti non commerciali, se il proprietario ha ceduto l’immobile in comodato.

Condizione per usufruire dell’esenzione è che il comodato sia verso un ente non commerciale che deve essere legato all’ente comodante non commerciale, svolgendo le medesime attività nell’immobile ricevuto (assistenziali, previdenziali, sanitarie, culturali, sportive, ecc.).

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