Aspirina, Ibuprofene o Tachipirina? Ecco cosa usare in caso di malanni stagionali (anche per il Covid)

Oggi il Covid è equiparato all’influenza e come tale si cura; gli esperti consigliano però di usare correttamente Ibuprofene, Aspirina e Tachipirina.

Questi tre farmaci da banco, ovvero acquistabili anche senza ricetta medica, sono utili a lenire i sintomi dei malanni stagionali: febbre, mal di gola, dolori alle ossa eccetera. Sintomi che possono manifestarsi a causa dell’infezione da Covid, da influenza o dai tanti virus chiamati “parainfluenzali”.

differenze tra Aspirina, Ibuprofene o Tachipirina
È importante sapere le differenze tra Aspirina, Ibuprofene o Tachipirina – Gazzettapmi.it

La differenza tra i tre medicinali però esiste e chi decide di auto curarsi deve conoscere i pro e i contro dell’usare un rimedio piuttosto che un altro, quando è indicato un medicinale al posto dell’altro, e soprattutto quando alcuni farmaci sono sconsigliati.

Influenza e malanni stagionali, ecco la differenza tra Ibuprofene, Aspirina e Tachipirina

Contrariamente a quanto si possa pensare, i farmaci da banco “classici”, come l’ibuprofene, l’Aspirina o la Tachipirina, non servono per curare la malattia, ma solo a lenirne i sintomi.

cosa usare per combattere l'influenza
I farmaci da banco leniscono i sintomi influenzali – Gazzettapmi.it

Se non ci sono ovviamente complicazioni, per guarire dall’influenza basta riposarsi e stare al caldo, nutrirsi leggeri e dare all’organismo il tempo per sconfiggere i virus. Le medicine sopra menzionate aiutano nel percorso di guarigione.

Bisogna anche saper scegliere il farmaco più adatto, perché sebbene siano considerati simili questi tre rimedi presentano differenze anche sostanziali. Vediamole:

  • Il paracetamolo (la meglio conosciuta Tachipirina) serve per alleviare vari tipi di dolore lieve o moderato, come il mal di testa o di denti, e anche per i dolori mestruali, nonché ad abbassare la febbre;
  • l’ibuprofene (meglio conosciuto come Brufen e simili) è invece un antinfiammatorio che appartiene alla categoria dei “Fans” (farmaci antinfiammatori non steroidei): combattendo l’infiammazione, spesso riduce anche il dolore e/o la febbre.
  • l’acido acetilsalicilico, (conosciuto come Aspirina) fa parte degli antinfiammatori non steroidei, e i suoi effetti sono dunque molto simili a quelli dell’Ibuprofene.

Dunque in caso di dolore, entrambi i medicinali vanno bene, ma se il dolore è scaturito da un’infiammazione allora è da preferire l’Ibuprofene.

Anche per quanto riguarda gli effetti potenzialmente dannosi dei tre farmaci è bene conoscerli per evitare l’assunzione in caso di sensibilità soggettiva. L’ibuprofene infatti può innescare disturbi gastrointestinali e si ritiene che questo medicinale – se usato per lunghi periodi – possa compromettere la salute cardiovascolare.

Di contro, la Tachipirina ha qualche effetto “tossico” sul fegato, e dunque non è indicato a chi ha problemi epatici. Il Paracetamolo, comunque, può essere assunto praticamente da tutti, anche dai bambini piccoli e dalle donne in gravidanza, rispettando ovviamente le dosi consigliate, mentre l’Ibuprofene è controindicato nei bambini con peso inferiore ai 5 chili e in tutti quei soggetti sensibili a livello gastrointestinale.

Invece l’Aspirina presenta ulteriori particolarità rispetto a Ibuprofene e Paracetamolo: questo farmaco fluidifica il sangue e infatti è indicato anche per prevenire trombi e ictus. Di contro, l’Aspirina può irritare lo stomaco e inoltre non può essere assunta prima de 16 anni, per evitare i rari casi di sindrome di reye.

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