Bonus ristrutturazione 50%: non fare questo errore, rischi di perdere i soldi

C’è un errore che rischia di far perdere la detrazione del 50% prevista con il Bonus ristrutturazione. Perché perdere la possibilità di recuperare i soldi spesi? 

Il Bonus ristrutturazione è disciplinato da una rigida normativa. Anche un minimo errore può costare l’intera detrazione prevista in caso di lavori di rifacimento dell’immobile.

Bonus ristrutturazione 50% comunicazione ENEA
L’errore da evitare con il Bonus ristrutturazione 50% (Gazzettapmi.it)

Si chiama Bonus ristrutturazione o Bonus casa la misura che permette di portare in detrazione nella misura del 50% gli interventi effettuati per riqualificare l’immobile dal punto di vista energetico. La normativa oltre a definire l’aliquota della detrazione, le spese ammesse, le tempistiche prevede un obbligo per i contribuenti. Parliamo dell’invio della comunicazione all’ENEA – Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo sviluppo economico – entro 90 giorni dalla data fine lavori o dal collaudo.

Per l’anno in corso, però, questi 90 giorni decorrono dal 26 gennaio 2024 se i lavori sono terminati nel periodo 1° gennaio-30 gennaio 2024. Significa che per i suddetti interventi, la scadenza per l’inoltro della comunicazione obbligatoria all’ENEA è prevista a 90 giorni dal 26 gennaio. Collegandosi alla piattaforma dedicata accedendo con SPID o Carta di Identità Elettronica si potrà espletare la procedura e ottemperare all’obbligo.

Bonus ristrutturazioni 50%, quali lavori richiedono la comunicazione ENEA

La normativa prevede la comunicazione all’ENEA in caso di svolgimento di precisi lavori di ristrutturazione. Parliamo degli interventi che accedono alla detrazione del 50% per le ristrutturazioni che comportano un risparmio energetico o l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Comunicazione all'ENEA Bonus ristrutturazioni 50%
I lavori per cui serve la comunicazione all’ENEA (Gazzettapmi.it)

I lavori sono

  • la riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dal terreno e dai vani freddi,
  • la riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinati delimitanti ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi,
  • la riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti delimitanti gli ambienti riscaldati dall’esterno, dal terreno e dai vani freddi,
  • la riduzione della trasmittanza dei serramenti inclusi gli infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi,
  • l’installazione dei collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria o il riscaldamento degli ambienti,
  • la sostituzione dei generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti o per la produzione di acqua calda,
  • la sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione e adeguamento dell’impianto,
  • installazione di pompe di calore per climatizzazione degli ambienti e adeguamento dell’impianto,
  • installazione di sistemi ibridi come la caldaia a condensazione e pompa di calore,
  • microcogeneratori, scaldacqua a pompe di calore, generatori a biomassa, sistemi di contabilizzazione del calore,
  • impianti fotovoltaici, teleriscaldamento, termoregolazione, collettori solari.
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