La Legge 104 spetta anche per i disturbi alimentari: scopri come richiederla e accedere ai benefici

Chi è affetto da disturbi alimentari può chiedere, oltre all’invalidità, il riconoscimento della Legge104. Quali agevolazioni spettano?

I disturbi alimentari sono molto diffusi e colpiscono quasi 3 milioni di italiani.

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La Legge 1’4 spetta anche a chi soffre di disturbi alimentari (gazzetapmi.it)

Tra i più comuni ci sono l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa, che possono sfociare in patologie molto gravi e mettere in pericolo la vita dei pazienti.

Il nostro ordinamento predispone dei vantaggi economici, fiscali e lavorativi per coloro che soffrono di disturbi alimentari, a seconda della loro gravità. In particolare, le linee guida INPS distinguono tre percentuali di invalidità: lieve (35%), moderata (45%) e grave (75- 100%). Nei casi più gravi, si può ottenere anche l’indennità di accompagnamento.

I malati possono presentare richiesta, oltre che per l’invalidità, per il riconoscimento della Legge 104 e avere la possibilità di usufruire di una serie di agevolazioni ulteriori. A tal fine, è necessario munirsi di un certificato medico introduttivo attestante la patologia e presentarlo all’INPS, unitamente alla domanda per la Legge 104.

L’Istituto di Previdenza, poi, deve provvedere a fissare una visita medica dinanzi a un’apposita Commissione.
Al termine dell’accertamento, la Commissione rilascia un verbale, attestante la condizione sanitaria riscontrata, con il quale accoglie o rigetta la domanda presentata.

Benefici Legge 104 per chi soffre di disturbi alimentari: l’elenco completo

I lavoratori affetti da disturbi alimentari che hanno ottenuto il riconoscimento della Legge 104 possono accedere ad una serie di benefici.

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Quali sono i benefici concessi dalla Legge 104? (gazzettapmi.it)

Ai dipendenti pubblici e privati ammalati o ai loro caregivers spettano, innanzitutto, 3 giorni di permesso retribuito al mese. Possono, inoltre, richiedere delle ore di permesso e l’anticipo della pensione tramite l’Ape Sociale.

I dipendenti che assistono un familiare affetto da disturbo alimentare grave hanno il diritto di usufruire di 2 anni di congedo straordinario retribuito, utilizzabile in maniera frazionata o continuativa, a seconda delle proprie esigenze.

Oltre alle agevolazioni in campo lavorativo, la Legge 104 permette di accedere anche a delle agevolazioni fiscali. I titolari e i familiari che li hanno fiscalmente a carico possono acquistare veicoli usufruendo della detrazione IRPEF al 19%, dell’IVA agevolata al 4% e dell’esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione per i passaggi di proprietà.

I familiari dei titolari di Legge 104 possono, poi, dedurre dal reddito le spese di assistenza, tra cui attività svolte con il sussidio di OSS, educatori professionali, assistenti di base, animatori e terapeuti occupazionali. Sono incluse le spese per l’assistenza infermieristica e riabilitativa.

Tra le agevolazioni fiscali, la normativa ricomprende la detrazione totale delle spese sanitarie (ad esempio, le visite mediche specialistiche, l’acquisto di poltrone o dispositivi per la deambulazione) e la detrazione IRPEF al 19% e l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di mezzi informatici.

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