I lavoratori che progettano di andare in pensione a 64 anni devono iniziare a fare i calcoli e capire se raggiungono un determinato importo.
Nel 2024 meno lavoratori potranno andare in pensione a 64 anni perché si inaspriranno i requisiti necessari per lasciare il mondo del lavoro. Sale il limite minimo da raggiungere per il pensionamento.
In tema pensioni ci sono diverse novità introdotte con la Legge 104. Se alcune misure diventano più raggiungibili – come la pensione di vecchiaia per i contributi puri cadendo il limite minimo di 1,5 volte l’Assegno sociale – altre restringono la platea dei beneficiari o saranno meno convenienti. Un esempio su tutti è Quota 103. Resteranno intatti il requisito anagrafico di 62 anni di età e quello contributivo di 41 anni di contributi maturati ma nel 2024 sarà obbligatorio accettare il sistema di calcolo contributivo pur appartenendo al sistema misto. Inoltre si allungheranno le finestre di decorrenza fino a sette mesi per i dipendenti privati e nove mesi per i dipendenti pubblici e non si potrà superare il limite massimo di 4 volte il trattamento minimo.
Pessime notizie, dunque, per chi pensava di andare in pensione con Quota 103. Non sono migliori per i contributivi puri desiderosi di lasciare il mondo del lavoro a 64 anni.
La condizione per andare in pensione a 64 anni
La pensione contributiva consente il pensionamento a 64 anni di età e con venti anni di contributi ai lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995. Una misura confermata nel 2024 ma con una rilevante modifica. Se fino ad oggi il pensionamento è concesso raggiungendo un assegno di 2,8 superiore l’Assegno sociale, il prossimo anno occorrerà puntare alla soglia di 3 volte la prestazione.
Solo per le lavoratrici con un figlio la pensione dovrà essere pari almeno a 2,8 volte l’assegno sociale mentre per le lavoratrici con due figli la soglia da raggiungere sarà di 2,6 volte. Considerando che oggi il trattamento vale 503,27 euro al mese possiamo ipotizzare che nel 2024 la cifra salirà a 530,50 euro grazie alla rivalutazione del 5,4%. Significa che per poter andare in pensione occorrerà raggiungere 1.591 euro al mese (1.485 euro per le donne con un figlio e 1.379 euro per le donne con due o più figli).
Una somma decisamente alta per tanti lavoratori che hanno uno stipendio medio-basso e che con il calcolo contributivo non si avvicineranno nemmeno lontanamente a tale limite minimo. Ricapitolando, in pensione contributiva nel 2024 potranno andare i lavoratori
- che compiranno 64 anni,
- con 20 anni di contribuzione maturata,
- con un primo accredito contributivo successivo al 31 dicembre 1995,
- con una pensione pari o superiore a 1.591 euro (1.485 euro o 1.370 euro).