Percettori Assegno di Inclusione: come funziona l’esonero contributivo e chi ci guadagna

Le imprese che assumono percettori di Assegno di Inclusione potranno contare sull’esonero contributivo. Vediamo come funziona e come approfittarne. 

Arrivano spiegazioni dall’INPS sul funzionamento dell’esonero contributivo per l’assunzione dei percettori dell’Assegno di Inclusione, la nuova misura attiva dal 1° gennaio 2024.

L'esonero contributivo per chi riceve l'Assegno di Inclusione
L’esonero contributivo per chi riceve l’Assegno di Inclusione (Gazzettapmi.it)

Nella circolare 111/2023 l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale spiega come usufruire dell’esonero contributivo per i percettori dell’Assegno di Inclusione. Questa nuova forma di sussidio economico ha sostituito il Reddito di Cittadinanza insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro. L’AIO si rivolge alle famiglie con minori, invalidi, over 60 o che si trovano in condizione di svantaggio sociale mentre il SFL è la misura dedicata agli occupabili.

La domanda di accesso alle prestazioni può essere inoltrata tramite il portale dell’INPS oppure avvalendosi dell’aiuto di CAF e patronati. Ricordiamo che il sono invio della richiesta di Assegno di Inclusione non è sufficiente affinché si possa ricevere il sussidio. Occorrerà infatti sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale per iniziare ad ottenere le erogazioni già da gennaio se si procede entro fine mese. I vantaggi non sono solo per i percettori ma anche per le aziende che li assumono con contratti a tempo indeterminato.

Esonero contributivo per i datori che assumono percettori di ADI

I datori di lavoro privati che assumono percettori di Assegno di Inclusione possono contare sull’esonero contributivo se propongono un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato – pieno o parziale. La durata del beneficio dovrà essere di dodici mesi.

Assunzioni percettori Assegno di Inclusione, c'è l'esonero contributivo
Assunzioni percettori Assegno di Inclusione, c’è l’esonero contributivo (Gazzettapmi.it)

L’esonero dal versamento sarà del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro escludendo premi e contributi INAIL e considerando il tetto massimo di importo di 8 mila euro su base annua riparametrato su base mensile.

Il beneficio viene riconosciuto anche in caso di assunzioni con contratto a tempo pieno o parziale determinato o stagionale se dura al massimo dodici mesi. In questo caso il contributo sarà del 50% entro il limite massimo di importo di 4 mila euro su base annua.

Qualora il datore trasformasse un contratto a termine in tempo indeterminato dopo aver usufruito dell’esonero potrà raggiungere la percentuale del 100% per dodici mesi. Per quanto riguarda la soglia massima di esonero contributivo del datore di lavoro che assume percettori di Assegno di Inclusione con riferimento al periodo di paga il limite è 666,66 euro ossia 8 mila diviso 12 mentre per rapporti di lavoro inferiori al mese si contano 21,50 euro ossia 666,66 diviso 31 per ogni giornata.

L’INPS sottolinea, infine, che per ottenere l’esonero il datore di lavoro dovrà inserire l’offerta di lavoro nel Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa.

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