Si avvicina la scadenza della rata IMU di febbraio, ma non per tutti: chi sarà obbligato a pagare?

La Legge di Bilancio ha prorogato la scadenza dell’IMU 2023 nel caso di applicazione di nuove aliquote. Per alcuni questo significherà dover pagare una terza rata.

Pessime notizie per alcuni contribuenti, che dovranno affrontare un nuovo pagamento entro la fine del prossimo mese. La nuova Manovra finanziaria ha, infatti, introdotto una terza rata IMU, da versare non oltre il mese di febbraio.

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Chi dovrà pagare la terza rata IMU? (gazzettapmi.it)

Questo cambiamento interesserà i contribuenti che abitano in ben 213 Comuni. Ma da cosa deriva la novità? Il provvedimento riguarda le Amministrazioni che non hanno comunicato, entro i termini stabiliti, le delibere al Ministero dell’Economia e delle Finanze per le nuove aliquote da applicare alla tassa sugli immobili.

Il Governo ha, dunque, deciso di approvare una proroga eccezionale per consentire ai Comuni inadempienti la segnalazione delle aliquote IMU relative al nuovo anno. Tale conguaglio, previsto da un emendamento della Legge di Bilancio 2024, è fondamentale per tutti i residenti nei Comuni coinvolti.

Si tratta, però, di una notizia che, probabilmente, desterà una serie di complicazioni. Tutti, infatti, sono abituati a versare l’IMU (l’Imposta Municipale Unica) in due rate: l’acconto, entro il 16 giugno, calcolato sulle aliquote dell’anno precedente, e il saldo, entro il 16 dicembre, determinato sulle nuove aliquote stabilite dal Comune e comunicate, entro il 14 ottobre, al Ministero dell’Economia.

Quest’anno, dunque, potrebbe cambiare tutto. Come dovranno comportarsi i contribuenti interessati dalla manovra? Scopriamolo.

Terza rata IMU entro febbraio: quali sono le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio e chi riguarderanno?

L’IMU è l’imposta comunale che deve essere pagata da tutti coloro che possiedono immobili, ad eccezione dell’abitazione principale.

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La terza rata IMU andrà pagata entro febbraio (gazzettapmi.it)

Nel 2023, 213 Comuni non sono riusciti a inviare in tempo al Ministero dell’Economia e delle Finanze le delibere relative alla variazione delle aliquote per il calcolo dell’IMU.

Secondo la normativa vigente, in tali casi andrebbero applicate le aliquote dell’anno precedente ma, per scongiurare eccessivi deficit delle risorse comunali, il Governo ha deciso di inserire una proroga per l’anno 2023.

In base alla deroga, le delibere adottate dalle Amministrazioni locali che dovevano essere trasmesse entro il 30 novembre 2023, sono state pubblicate il 15 gennaio 2024. Per tale ragione, i residenti nei Comuni interessati potrebbero dover versare una terza rata IMU, con scadenza il 29 febbraio 2024, a titolo di conguaglio.

Nel caso in cui dovesse essere certificata una differenza da pagare, il versamento andrà effettuato senza interessi o sanzioni, entro tale data. Se il saldo è negativo perché il Comune ha provveduto a ridurre l’aliquota IMU, il rimborso verrà disposto secondo le regole ordinarie.

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