Il bonus ristrutturazioni rimane anche in caso di cambio di proprietà o possesso? Chiarimenti

Le Entrate hanno individuato 3 casi in cui, nell’ambito del bonus ristrutturazioni, cambia la proprietà o il possesso. Ecco cosa sapere.

Le ristrutturazioni edilizie rappresentano soltanto una frazione dell’insieme di bonus ed agevolazioni tuttora esistenti. Il sito web dell’Agenzia delle Entrate ricorda che, fino al 31 dicembre di quest’anno, il limite massimo di costo su cui quantificare la detrazione fiscale pari al 50% è di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

Bonus ristrutturazioni
Bonus ristrutturazioni 2024, alcuni utili chiarimenti (Gazzettapmi.it)

Non solo. L’Amministrazione finanziaria chiarisce che detto limite è da considerarsi annuale e riguarda il singolo immobile e le sue pertinenze, unitariamente considerate (ad es. garage) – pure se accatastate in modo distinto. Le opere edilizie compiute sulla pertinenza non hanno un distinto limite di spesa, ma fanno parte del limite valevole per l’unità abitativa della quale la pertinenza è al servizio.

Ebbene, cosa succede al bonus ristrutturazioni se cambia la proprietà dell’immobile? Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate nel suo sito web: scopriamo cosa c’è da sapere a riguardo.

Bonus ristrutturazioni 2024: 3 casi pratici chiariti dalle Entrate

In ipotesi di vendita dell’immobile, l’Agenzia distingue tra diverse situazioni in materia di bonus ristrutturazioni:

  • se l’abitazione su cui è stato fatto l’intervento di recupero edilizio è venduta anteriormente al completamento dell’intero periodo per fruire dell’agevolazione, il diritto alla detrazione delle quote non utilizzata si sposta all’acquirente dell’unità immobiliare (se persona fisica). Ciò salvo diverso accordo delle parti. In altre parole, il venditore può scegliere se proseguire a usufruire delle detrazioni fiscali non ancora sfruttate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile. Ma se non vi sono disposizioni ad hoc nell’atto con cui la proprietà viene trasferita, il bonus ristrutturazioni con detrazione fiscale viene automaticamente trasferito al compratore
  • in ipotesi di immobile in usufrutto, ovvero di costituzione del cd. diritto di usufrutto, le quote di agevolazione fiscale non fruite non si ‘spostano’ all’usufruttuario, ma permangono al nudo proprietario. Così infatti dispongono le regole in materia, come rimarca l’Agenzia
  • per quanto riguarda l’ipotesi della morte dell’avente diritto al bonus ristrutturazioni, invece, la legge afferma che la detrazione non fruita in tutto o parzialmente è trasferita, per i restanti periodi d’imposta, soltanto all’erede o agli eredi che mantengono quella che, in gergo, è definita la “detenzione materiale e diretta dell’immobile
Bonus ristrutturazioni
Bonus ristrutturazioni 2024, 3 casi pratici affrontati dalle Entrate (Gazzettapmi.it)

In riferimento a quest’ultimo punto, l’Agenzia delle Entrate specifica altresì che la condizione della detenzione del bene deve esservi non solo per l’anno di accettazione dell’eredità, ma altresì per ogni anno per cui si vuole fruire delle rimanenti rate di detrazione fiscale collegata al bonus ristrutturazioni.

Infine le Entrate chiariscono anche che la fine della locazione o comodato non fa venir meno il diritto alla detrazione legata al bonus ristrutturazioni, a favore dell’inquilino o del comodatario che ha fatto svolgere le opere edilizie. Egli infatti proseguirà a fruire della detrazione fino al termine del periodo di godimento.

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