Assicurazione Auto ai massimi storici, cosa sta succedendo: la denuncia di Assoutenti

Il periodo dei rincari di ogni cosa non è affatto finito e adesso anche l’Assicurazione Auto pesa notevolmente sul portafogli.

Non è passato inosservato l’andamento del comparto assicurativo italiano: chiunque abbia un veicolo ha visto aumentare considerevolmente l’ammontare del premio annuale, pur senza aver avuto incidenti stradali. I numeri, poi, emergono chiari dal report stilato dall’Ivass, che come ogni anno pubblica un bollettino.

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L’RC Auto costa sempre più cara – Gazzettapmi.it

Dai dati emergono interessanti informazioni, ma alla fine a pagare è sempre il cittadino, che negli ultimi mesi sta sborsando molto di più. Ecco la situazione attuale e cosa sta accadendo nel nostro Paese.

Assicurazione Auto sempre più cara, Assoutenti “non ci sta” e avvia un’indagine

I dati emersi dal Bollettino Statistico Ivass sull’ attività assicurativa nel comparto auto ci illustrano un quadro preoccupante.

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Aumentano gli incidenti e anche i premi pagati – Gazzettapmi.it

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Da una parte è lievemente aumentata la frequenza dei sinistri, che passano dal 4,92% del 2021 al 5,13%, con un rialzo anche dei costi sostenuti (forse proprio a causa dell’aumento dei prezzi di materiali e manodopera). La media è infatti salita del 7,7%, con un esborso di circa 5 mila euro a sinistro. Nel 2022 però l’ammontare dei premi assicurativi si era attestato a 11,7 miliardi, con un calo del 2,1%, ma solamente nei primi 6 mesi del 2023 si sono raccolti oltre 6 miliardi.

Proprio nel primo semestre del 2023, le polizze medie sono aumentate del 7,8% e questo trend è ancora in corso. Oggi si spende in media 391 euro a fronte dei 321 degli anni precedenti.

Assoutenti ha commentato proprio i dati emersi dal bollettino e ha convenuto che forse c’è qualcosa che non va. “Se è vero che, a causa dell’inflazione, aumentano i costi dei sinistri, dall’altro i dati dell’Ivass certificano la forte riduzione del numero dei sinistri registrati in Italia, che nel 2022 crollano del -15,6% rispetto al 2019, portando la loro frequenza al 5,13% rispetto al 5,89% del periodo pre-covid”.

L’aumento dei prezzi, dunque, sembrerebbe un’anomalia e non soltanto l’adeguamento all’inflazione. Inflazione che come sappiamo sta impoverendo sempre di più gli italiani, costretti a pagare di più qualsiasi bene e servizio. Assoutenti ha dichiarato che il prossimo 14 febbraio “analizzerà più approfonditamente i dati, in modo da accendere un focus sulle anomalie del mercato assicurativo italiano”.

La speranza è che non si scopra qualche (ennesimo) comportamento poco trasparente, che alla fine grava sempre sui portafogli dei cittadini. E anche perché in caso di multe alle assicurazioni, i cittadini non vedono mai riconosciuto qualche rimborso.

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