Gli antidolorifici sono davvero efficaci in qualsiasi condizione? Ci sono degli aspetti da conoscere per far sì che il farmaco funzioni.
È risaputo che quando proviamo del dolore in qualche parte del nostro corpo, invece di affidarci inizialmente a cure più naturali, ricorriamo agli antidolorifici presenti in farmacia. Ovviamente, anche se si tratta di un mal di testa oppure di dolori mestruali, bisogna sempre prima consultare il proprio medico di base per capire quale possa essere l’antidolorifico migliore da usare.
Infatti, possiamo affermare che sul mercato ce ne sono tantissimi e ognuno è diverso dall’altro, anche se noi, erroneamente, possiamo pensare che siano tutti uguali tra di loro. Non bisogna mai prendere sottovalutare questo aspetto: ogni farmaco, anche quello che sembra più banale, è diverso dagli altri. Per quanto riguarda gli antidolorifici, ci sono alcune informazioni da conoscere prima dell’assunzione.
Gli antidolorifici più venduti in Italia e le situazioni in cui è davvero inutile assumerli
Iniziamo col dire che gli italiani hanno sempre a casa un pacchetto di antidolorifici e, tra quelli presenti sul mercato, i più venduti sono Brufen, seguito da Moment ed Oki. Poi, ci sono anche Busconfenact, Vivin C e Voltadvance. L’antidolorifico si presenta come il farmaco più usato dalla popolazione italiana, anche se spesso si sbaglia la modalità di assunzione.
Infatti, come prima cosa è bene conoscere le tempistiche. Ad esempio, è inutile prendere un antidolorifico quando il dolore si trova ormai in una fase avanzata poiché l’antidolorifico, in tal caso, non avrà più alcun effetto. Lo stesso discorso vale se si verifica un’interruzione prematura del farmaco e non prevista da quanto detto dal medico curante.
Inoltre, oltre alle tempistiche è importante anche il dosaggio. Per questo motivo è assolutamente vietato prendere delle iniziative in questo senso ed è, invece, bene affidarsi al medico il quale, se lo considererà opportuno, aumenterà oppure lo abbasserà.
Quando un antidolorifico non fa assolutamente effetto
Tra l’altro è emerso anche che nel caso in cui si soffrisse di mal di schiena, risulterebbe tutto inutile assumere tale farmaco. A dirlo è uno studio scientifico recente che poi è stato pubblicato sulla rivista “Annals of the Rheumatic Diseases”. La ricerca ha dimostrato che su sei pazienti con mal di schiena, soltanto uno è riuscito a curare il dolore con l’antidolorifico.
Infine, non dimentichiamo che ogni farmaco agisce in maniera differente sulle persone, perché le stesse sono diverse. Un’ultima cosa da conoscere sono le controindicazioni. Infatti, gli antidolorifici possono generare dei problemi ai reni oppure delle fastidiose gastriti e possono interferire con anticoagulanti, antidiabetici e antipertensivi.