Bollo auto: cosa rischio se non pago? La risposta è incredibile

Tra le tasse che i cittadini devono pagare il bollo auto è fra quelli più odiati. Non farlo si rischia grosso.

Per tutti i veicoli iscritti al Pubblico registro automobilistico (PRA) si deve versare il bollo auto. Si tratta di una tassa di proprietà e non di circolazione come tutti pensano ancora oggi.

Bollo auto e rischi per mancato pagamento
Cosa succede se non pago il bollo auto? (gazzettapmi.it)

Per questo motivo i proprietari dei veicoli sono tenuti obbligatoriamente a pagarlo, a prescindere dall’effettivo utilizzo del mezzo. Però, se ci sono alcuni casi di esenzione, ovvero in caso di perdita del possesso per: furto, demolizione e trasferimento del veicolo all’estero. Oppure, se il proprietario del veicolo è una persona disabile. Scopriamo cosa succede se non si paga il bollo auto.

Bollo auto: ecco cosa rischia chi non paga

Il bollo auto è una tassa annuale e regionale, per questo motivo l’importo è diverso da una regione a un’altra. Il pagamento è obbligatorio; infatti se non versato in tempo (si solito, entro il mese precedente la scadenza) il proprietario può essere accusato di evasione fiscale e sottoposto a sanzioni.

Bollo auto e fermo amministrativo
Si rischia grosso se non si paga il bollo auto (gazzettapmi.it)

Queste variano in base ai mesi di ritardo accumulati durante il mancato pagamento. Anzi, una volta che scatta la sanzione il proprietario del veicolo deve ricorrere al ravvedimento operoso per mettersi in regola.

Dovrà, cioè, richiedere e accettare non solo di pagare i bolli arretrati ma anche la mora che varia a seconda del ritardo accumulato. Nello specifico, gli interessi vanno aggiunti alla tassa di circolazione (quindi al bollo auto) e aumentano:

  • 0,1% in più nel caso di ravvedimento veloce, entro 15 giorni dalla data di scadenza;
  • 1,5% in più nel caso di ravvedimento breve, ovvero trai i 16 e i 30 giorni dopo la scadenza;
  • 1,67% in più nel caso del ravvedimento medio, ovvero entro 90 giorni dalla scadenza;
  • 3,75% in più nel caso di ravvedimento lungo, ovvero da 90 giorni a un anno;
  • 4,286% in più nel caso del ravvedimento biennale, ovvero entro il secondo anno dalla scadenza;
  • 5% in più nel caso di ravvedimento ultrabiennale.

Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate può emettere anche il fermo amministrativo, che si può applicare su un veicolo in cui il bollo auto non è stato pagato entro i 30 giorni dal ricevimento della notifica di preavviso del fermo.

In questo caso, il proprietario del veicolo deve saldare il debito che può essere rateizzato. Però, se il pagamento non avviene nei tempi previsti, il veicolo potrebbe essere pignorato e messo all’asta, in base all’articolo 214 del Codice della strada.

Durante il fermo amministrativo bisogna pagare il bollo auto? La risposta è affermativa: questo perché come detto, il bollo è una tassa di proprietà e come tale deve essere corrisposta. Invece, il veicolo non potrà essere rottamato ma può essere venduto solo prima della notifica del fermo amministrativo.

Infine, qualora il bollo auto non venisse pagato per un periodo superiore a tre anni, il rischio è la cancellazione del veicolo dal PRA. Per tornare a circolare, sarà necessario immatricolare di nuovo il veicolo, pagare i bolli auto arretrati e una multa il cui importo sarà compreso tra i 419 e i 1682 euro.

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